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Cari Fratelli,

vi scrivo perché sento che è arrivato il momento in cui anche la mia anima deve rendere la sua testimonianza.
Dopo anni di cammino spirituale, prima nelle fraternità, ora nei nuclei, sento il bisogno di dire e di annunciare, tutto ciò che in me sta cambiando, nell’amore di Dio.
Sin dai primi momenti, da quando ho iniziato ad avvicinarmi a questo cammino, ho capito che aveva qualcosa di diverso da tutti gli altri cammini spirituali. Man mano che passava il tempo lo sentivo sempre più mio. Questo contatto cosi ravvicinato con la nostra Madre Celeste mi ha sempre dato un senso di protezione e di benedizione, che non avevo mai provato. Ascoltare e condividere con Padre Tomislav, mi ha sempre fatto riflettere sul vero senso della vita. In questi anni di cammino, attraverso la continua offerta, sicuramente sono cambiato tantissimo su tante cose, ma solo oggi, grazie a questi nuovi tempi e a tutti gli Strumenti che Dio ci mette a disposizione, posso dire che la mia offerta era sicuramente molto superficiale.
In questi ultimi due anni, la mia vita è particolarmente mutata, ma non per il verso giusto. Ho sempre voluto e lottato per raggiungere degli obiettivi e traguardi lavorativi, a tal punto di arrivare a fare scelte sbagliate pur di raggiungere il mio obiettivo: libertà, autonomia e soddisfazione lavorativa. Questo era quello che volevo. Ho fatto enormi sacrifici per ottenere questi risultati, che però non sono mai arrivati. Non sono mai arrivati, perché nelle mie scelte non ho mai saputo e voluto ascoltare Dio, che si è manifestato in tantissimi modi, però a causa della mia durezza e testardaggine, tutti questi tentativi sono stati vani. Le conseguenze che ho generato per andare dietro ai miei progetti sono inguaribili (dal punto di vista umano). Il mio rimorso più grande era quello che non solo ho tolto una sacco di tempo alla mia famiglia, ma peggio ancora ho fatto vivere a mia moglie delle situazioni, che non auguro a nessuno, molto dolorose, senza che lei avesse nessuna colpa. Si deve tutt’oggi privare delle cose più banali, e questo mi abbatte in quanto ritengo di non potergli garantire una vita normale. Questo, insieme al non accettare tutta questa situazione, mi ha portato alla chiusura interiore, sono entrato in un tunnel buio. La mia anima era ormai soffocata dalle tante esigenze che il mondo mi chiedeva, e il mio ormai non poter fare niente, schiacciava sempre di più la mia anima in questo buio. La mia vita umana ormai era fatta solo per pensare ai problemi con la consapevolezza di non riuscire mai a risolverli, i miei rapporti con gli altri si erano ormai azzerati, anche con i miei fratelli di nucleo, e purtroppo anche con mia moglie. Non riuscivo ad ascoltare neanche lei. Tutto questo è durato per più di un anno.

La svolta decisiva per la mia anima e per la mia vita, è stato l’andare a Ghedi.
In questo luogo, per me non sacro, ma beato, la mia anima si è risvegliata. Ho riscoperto la bellezza della vita, l’ho apprezzata per quello che è, cioè un dono di Dio. Ho riscoperto, e continuo a farlo tuttora, di essere figlio di Dio, per quello che sono, e non per quello che vorrei essere. Qui ho sperimentato l’importanza del saper ascoltare la voce di Dio attraverso lo Spirito Santo. Ho scoperto la profondità e l’importanza della partecipazione alla Liturgia Celeste. I miei occhi non vedono più il buio, ma vedono la luce, la luce dell’amore di Dio. Attraverso la Liturgia, ho scoperto la comunione profonda con Cristo, quella vicinanza con lui, che mi sembrava ormai di aver perso. Ho scoperto il vero valore e la straordinaria importanza e potenza che ha il nucleo famigliare. La cosa più bella che ho scoperto è quella di essere consapevole che tutto quello che avevo fatto fino ad allora, non era niente rispetto a quanto dovevo fare, rispetto a quanto il Signore mi chiedeva e mi chiamava a fare. Ho maturato che il mio concetto di anima offerta era abbastanza deboluccio, in quanto pensavo di essere un’anima offerta a Dio, ma in realtà di offerta ce n’era ben poca. Infatti, vi posso dire che quando pensiamo di offrirci a Dio, e poi non siamo in grado di ascoltarlo, la nostra offerta non è veramente integra e completa. Io oggi posso dire che prima non sapevo proprio cosa volesse dire ascoltare la voce di Dio in me. Lo Spirito Santo, c’era ma stava zitto. Questo capisco oggi.
Oggi per la prima volta nella mia vita, sento di fare ciò che Dio mi sta chiamando a fare, sento di fare la sua volontà. Divento ogni giorno più docile nell’ascoltare lo Spirito Santo che parla in me, in ogni situazione sento la presenza viva di Dio, e riconosco che quello che succede nella mia vita, quello che faccio, chi incontro, il mio operato nel lavoro, non è per niente merito mio, ma è tutto merito e grazia di Dio.
Cerco di abbandonarmi con amore a Lui, e Lui mi ripaga donando pace al mio cuore.

Cerco, e prego per sentire, la comunione con il Nucleo Centrale, i Fratelli fedeli a Dio, le anime sante del purgatorio, gli angeli e gli arcangeli. E si, perché nel mio cambiamento centrano anche loro. Infatti prima sentivo parlare nel nucleo di questi Strumenti, ma non ho mai sperimentato la ricerca della comunione con loro. Comunione che oggi è di fondamentale importanza per me e soprattutto per la mia anima.
Questa è la mia testimonianza, vi posso assicurare che nel giro di pochi mesi, Dio ha stravolto la mia vita, questa volta nel senso giusto. Mi sento nuovamente rinato.
Dopo anni passati a far fatica ad essere sempre in prima fila, oggi posso dire di essere contentissimo di far parte del resto. Perché sono sicuro che Dio ha bisogno del resto per portare avanti il suo progetto di salvezza, quindi anche io posso essere utile. Prima mi sentivo come un tifoso che guardava la partita, oggi grazie alla comunione con Liturgia Celeste mi sento un giocatore, partecipò ancheio al progetto e all’azione di Dio.
Ringrazio Dio per avermi donato tutto questo, lo ringrazio perché ha permesso che io toccassi il fondo per poi risollevarmi dalle tenebre e trasformarmi. Ha dato di nuovo respiro alla mia anima.

Voglio ringraziare tutti gli Strumenti di Dio, in particolare il Nucleo Centrale, per la sua perenne offerta per me, i fratelli dei nuclei portanti che sono stati strumenti preziosi e utilissimi per il mio rinascere, e un grande GRAZIE lo voglio dire a tutta la mia famiglia che mi è stata sempre vicino, anche nei momenti più difficili.
Vi amo tutti e vi Benedico con l’amore di Dio.
Damiano
(30anni)

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